Scuola di formazione professionale in Costellazioni sistemiche integrate

Le Costellazioni sistemiche integrate nascono dall’ incontro di varie scuole di pensiero, in un’ottica di complementarietà e integrazione delle possibilità e visioni contenute in ciascun metodo, con il desiderio di ampliare le potenzialità umane e professionali attraverso la multidimensionalità di questi metodi.

L’idea di integrazione abbraccia la visione olistica, partendo dalle antiche origini, fino ad oggi, ripercorrendo il cammino della coscienza, dell’anima. Presso tutti i popoli del pianeta esisteva un “Tempo sacro” dedicato al mondo dell’invisibile, alla cura, alla guarigione, alla spiritualità. Presso gli indiani d’America veniva chiamato “Il cerchio dei Tiranni”, in Grecia, era il Tempio di Asclepio, Dio della guarigione, teatro di rappresentazioni catartiche, in Tibet il teatro Lhamo (che significa Fata, o Sorella, probabilmente perché le prime opere di cui si ha memoria erano racconti di fate).

Queste antiche conoscenze sono arrivate fino a noi, grazie a studiosi e ricercatori, che le hanno divulgate nel mondo, per promuovere la consapevolezza, l’evoluzione, la guarigione.

Le Costellazioni Integrate si basano principalmente sugli studi e l'esperienza di Bert Hellinger, Alejandro Jodorowsky, James Hillman e Selene Calloni Williams, e includono psicologia, arte, spiritualità, antiche tradizioni sciamaniche, moderne scoperte della fisica e dell’universo olografico.

La Formazione ha come obiettivo la diffusione della visione e della metodologia sistemica, attraverso l’approccio delle Costellazioni in tutte le sue prospettive e modalità espressive: familiari, archetipiche, immaginali, ecologiche, evolutive. E si propone di sostenere l’espansione della coscienza, la cultura del benessere, la rivoluzione interiore, passaggi fondamentali per il cambiamento e il risveglio dell’Anima del Mondo.

«In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all’oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca danza cosmica… ”vidi” scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e distruggevano particelle con ritmi pulsanti, “vidi” gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia, percepii il suo ritmo e ne “sentii” la musica, e in quel momento “seppi” che questa era la danza di Shiva, il Dio dei Danzatori adorato dagli indù.»

Fritjof Capra